Cutro, Calabria, Italia

[Cutro, Calabria, Italia]

di Mimmo Calopresti

Italia / 2024 / 70'

20:00
Presentazione film da parte del regista Mimmo Calopresti, moderata da Fabio Meloni
20:30
Proiezione
22:00
Incontro con il pubblico e talk con il regista Mimmo Calopresti, moderato da Fabio Meloni
  • Genere: Documentario
  • Anno: 2024
  • Regia: Mimmo Calopresti
  • Sceneggiatura: Mimmo Calopresti
  • Fotografia: Gianluca Gattabria
  • Montaggio: Irene Vecchio
  • Musiche: Susan DiBona, Salvatore Sangiovanni
  • Cast: Voce narrante: Francesco Colella
  • Produttore: Silvia Innocenzi, Giovanni Saulini
  • Produzione: Alfa Multimedia
  • Distribuzione internazionale: n.d.
  • Durata: 70'
  • Festival: Premio Sergio Amidei, Valsusa Filmfest, Visioni e Realta' Doc - Gli Sguardi, le Storie. Festival dell'Accoglienza, Visiona Movie Fest, Corto e a Capo - Mario Puzo Film Festival, Magna Graecia Film Festival
  • Premi: Nastri d’Argento 2025: Cinema del reale - miglior Documentario
  • Nessun limite di età

Il 26 febbraio 2023, un’imbarcazione - un vecchio caicco di legno - è naufragata a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone, in Calabria. All’interno dell’imbarcazione, che è partita da Izmir, in Turchia, il 21 Febbraio, vi erano oltre 180 esseri umani, in gran parte di origine afgana,pakistana, siriana, turca, somala e irachena. Donne, uomini e bambini. Il naufragio ha strappato la vita a 94 migranti, tra cui 34 minori. Imprecisato fu il numero dei dispersi... L’ imbarcazione, a 150 metri dalla riva, si è arresa dinanzi alla violenza delle onde e alle punte acuminate degli scogli. Chi sono le vittime e i superstiti del naufragio? Sono degli individui fuggiti dalle proprie terre per una serie di cause: i conflitti armati, le persecuzioni (di natura religiosa, di genere), la povertà, il cambiamento climatico, il diritto ad ambire ad un migliore percorso esistenziale, il bisogno di ritrovare la dignità, di lavorare, di studiare e di formare una famiglia. Il parroco di Steccato di Cutro ha dichiarato: “Ho visto il sangue di Gesù Cristo sulla sabbia”. Cutro è un comune di 10 mila abitanti. I cutresi non sono rimasti indifferenti riguardo alla sciagura avvenuta al largo di Steccato. Non hanno reagito ad un fatto di cronaca, ma si sono ritrovati in un momento di storia, in un lembo di umanità soppressa. E allora si avverte la necessità di comprendere, di documentare, di fermarsi di fronte ad una tragedia del genere, di narrare, con umiltà... Compiere un viaggio interiore, come ebbe modo di compiere Pier Paolo Pasolini, che scelse (anche) Cutro come spazio per la sua opera cinematografica Il Vangelo secondo Matteo. E quelle acque, che hanno accolto il Vangelo, sono diventate il palcoscenico della catastrofe. Senza pregiudizi e intenti sociologici, abbiamo ascoltato quelle persone che non sono rimaste indifferenti, per conoscerle a fondo. Tracciare una linea di umanità, unire il dolore alla speranza.

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